“Torre Caligo”, oltre che rudere di un vecchio posto di controllo e di tassazione da parte della Repubblica Veneta per barche e burci di passaggio dalla Piave Vecchia al canale Pordelio (che portava direttamente a Venezia (Treporti)), presenta sempre fin dal 900 l’impronta di un vecchio Convento.
In questo luogo ha abitato, da eremita San Romualdo (ca 950-1027 (v.), presente a Equilio 2 decenni prima dell’anno 1000. La sua festa era celebrata (7 febbraio) ancora con don Antonio, con una Messa sul vialone d’entrata della Agenzia, ora Grassabò, con la partecipazione degli anziani della zona, impossibilitati a trasferirsi in Parrocchia. Era detta la “sagra di San Romualdo” e molti si spostavano là per far festa insieme, celebrare la messa all’aperto, offrire a tutti, ma specialmente alle famiglie dei Salsi, le più lontane dalla chiesa, e separate dal Piave senza ponte, una opportunità di pregare insieme e poi fraternizzare nella condivisione di ciò che ci si portava di cibo, mentre le famiglie del posto preparavano la polenta calda.
Il costume è stato continuato dalla Parrocchia di San Giovanni Battista di Jesolo paese, fino ai nostri tempi, per poi essere ripresa e “compresa” nell’organizzazione della manifestazione Salsilonga con la prima edizione del 2010.